venerdì 13 novembre 2009

UNA PRESENZA CHE SI FA COMPAGNIA AL DESTINO

Strano titolo... strano modo per raccontare dell'oratorio.
Eppure è così: una presenza, qualcosa che c'è, che segna la vita - anche se di un solo ragazzo; una presenza che rimanda continuamente ad un'altra Presenza, con la "P" maiuscola, cioè quella di Cristo; una presenza che si fa compagnia, che ti accompagna verso una precisa meta, verso il destino che compie, che completa, ogni uomo: Dio.Questo è l'oratorio, questa è la vocazione alal quale ogni oratorio è continuamente richiamato: o così o niente.
Perchè "o così o ninete"? Perchè questo è ciò che desidera ogni uomo per la sua vita: la possibilità di vivere un'amicizia che lo aiuti a trovare il senso della sua vita; che lo sostenga e lo accompagni - almeno per un tratto di strada - verso il suo compimento, verso la sua piena e perfetta felicità; che lo provochi continuamente a non fermarsi alle false proposte del mondo, ma a giudicarle con lo sguardo di Cristo e a ritrovare la via giusta da percorrere. L'oratorio deve rispondere, con impegno e serietà, a questa profonda esigenza dell'uomo; non solo l'oratorio ma ogni persona che voglia prendersi cura dei più piccoli.

E qual è quei che volentieri acquista,
e giunge 'l tempo che perder lo face,
che 'n tutti suoi pensier piange e s'attrista;

tal mi fece la bestia senza pace,
che, venendomi 'ncontro, a poco a poco
mi ripigneva là dove 'l sol tace.

Mentre ch'i' rovinava in basso loco,
dinanzi a li occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco.

Dante Alighieri, La divina commedia. Inferno I, 55-63.

Dante, all'inizio della sua grande opera, descrive la situazione in cui ogni uomo si trova: un cuore che intuisce la possibilità di una vita buona e la desidera, ma che si scontra con le fatiche e le ferite della sua fragilità, della sua incapacità a realizzarsi da solo.
Da qui il bisongo di un aiuto, di una presenza che gli viene "offerta"... un dono, concesso senza merito, che risponde perfettamente al suo desiderio di compimento.
Quale è questo dono?
La possibilità di un'amicizia vera, di un autentico - anche se faticoso - cammino, guidato da un maestro, attraverso la scoperta di quello che veramente sono io, verso l'incontro con Colui che mi fa vivere e mi completa: Dio.
Chi offre questo dono?
Dio, principio e compimento di ogni uomo, in Cristo ci offre questa possibilità, questo dono immeritato e inaspetttato: una compagnia nella quale Cristo conferma la sua costante presenza e opera con efficacia e fecondità.
A questa compagni chi partecipa?
Ogni adulto, che desidera abbracciare la vocazione dell'educaizone, può mettersi in gioco con la sua presenza, la sua esperienza, i suoi talenti e le sue fragilità, unito agli altri nella passione per i ragazzi e nell'amore a Cristo, formando così quella compagnia che potrà essere, con umiltà e decisione, segno dell'amore e della cura che Dio Padre nutre e compie verso ogni Suo figlio.

Questo è il luogo, questa l'esperienza che vogliamo offrire ai più piccoli e ai più grandi, invocando la grazia di Dio, l'amicizia di San Carlo e la cura amorevole di Maria Santissima.

don Matteo

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